Netflix è tornata ad alzare l’asticella dei prezzi dei suoi abbonamenti, per ora solo negli Stati Uniti. È una circostanza degna di nota anche se non riguarda da vicino l’Europa e l’Italia, almeno per il momento.
Si è già verificato in passato infatti che all’aumento dei prezzi introdotto negli USA sia seguito, alcuni mesi dopo, un analogo incremento nel Vecchio Continente. Nel frattempo anche Spotify ha annunciato che sta valutando di aumentare il prezzo degli abbonamenti premium. Scopriamo insieme maggiori dettagli.
Netflix ha aumentato i prezzi negli USA, Spotify ci sta pensando
Ad essere colpiti sono il piano standard, ovvero quello più popolare, e quello premium che, a partire da qualche giorno, costano rispettivamente 1 e 2 dollari in più: si passa quindi a 14 e 18 dollari al mese. Nessuna variazione invece per l’abbonamento base che continua ad essere proposto a 9 dollari al mese.
Gli aumenti sono subito operativi per i nuovi abbonati, mentre i già sottoscrittori riceveranno nelle prossime settimane una comunicazione via mail che specificherà a partire da quando entreranno in vigore le nuove tariffe. Netflix ha motivato la decisione con la necessità di migliorare ulteriormente l’offerta. Il contesto è quello di un mercato delle piattaforme di streaming sempre più affollato e che nel 2020 ha dovuto fare i conti con gli effetti della pandemia che ha fatto slittare le produzioni di film e serie TV.
Ecco la dichiarazione di un portavoce della piattaforma: “Siamo consapevoli che le persone hanno più scelta che mai nel settore dell’intrattenimento e siamo impegnati a fornire un’esperienza ancora migliore ai nostri membri. Stiamo aggiornando i nostri prezzi in modo da poter continuare ad offrire una maggiore varietà di film e serie TV, in aggiunta alla nostra grande selezione autunnale“.