Immuni è in circolazione ormai da diversi mesi, tuttavia continuano le discussioni in merito all’App di contact tracing. L’App per il tracciamento dei contagi causati dal coronavirus può giocare un ruolo fondamentale; specialmente in questo periodo in cui la seconda ondata sta arrivando più violenta delle aspettative. Non sono pochi però i problemi legati all’App.
In primis il numero di download, benché sia salito negli ultimi mesi, non si è ancora neanche avvicinata alla quota del 60/70% auspicata dal governo, attestandosi, ad oggi, a circa 9,5 milioni di download. Inoltre non sono pochi i bug riscontrati dagli utenti che invece hanno deciso di scaricare Immuni. Ad esempio molti utenti Apple continuano a riscontrare problemi legati alle notifiche inviate dall’applicazione.
Immuni: i problemi dell’App di contact tracing
Non solo problemi per gli utenti Apple, anche molti possessori di dispositivi Android lamentano il malfunzionamento di Immuni. Tra questi ad esempio uno che non permette la notifica del possibile contagio a meno che non si decida di aprire direttamente l’applicazione; ciò ovviamente malgrado la concessione di tutte le autorizzazioni necessarie. Questa problematica, com’è facilmente intuibile, risulta particolarmente grave.
Sono molte le persone infatti che hanno scoperto del potenziale pericolo molto tempo dopo l’effettiva segnalazione, magari aprendo l’app per puro caso. A volte il lasso di tempo trascorso dal momento dell’avviso e quello della scoperta da parte del proprietario dello smartphone superava perfino la normale durata della quarantena. Il consiglio, ad oggi, è quello di controllare con cadenza regolare l’app, basterà semplicemente aprirla, per verificare la presenza di notifiche.