Le app di messaggistica più note come WhatsApp e Telegram hanno ora un nuovo rivale, che sembra starsi giocando le carte migliori pur di convincere gli utenti a “convertirsi” al suo utilizzo.
Stiamo parlando di Signal, l’app il cui co-founder è anche l’ex fondatore di WhatsApp Brian Acton, che abbandonò la società nel 2017 per dedicarsi a questo nuovo progetto con Moxie Marlinspike.
Ma quali sono gli elementi che lo rendono così diverso dalle piattaforme già attualmente in uso, e perché tanti professionisti al giorno d’oggi la preferiscono rispetto alle altre app?
L’obiettivo primario dei fondatori di Signal consiste nel fornire un servizio che garantisca prima di tutto la massima sicurezza ai propri utenti.
Questo è possibile attraverso strategie di crittografia molto avanzate, che risiedono nel protocollo Extended Triple Diffie-Hellman (X3DH)
, nell’algoritmo Double Ratchet e nelle pre-chiavi, integrati impiegando Curve25519, AES-256 e HMAC-SHA256 come primitive crittografiche.Inoltre, con Signal non esiste un server esterno su cui vengano salvate le conversazioni: il tutto giace nella memoria del dispositivo e questo garantisce una minore possibilità di accesso a quei dati.
A queste si aggiunge una nuova feature, che consentirà di trasmettere lo storico messaggi da iOS ad un altro dispositivo Apple in totale sicurezza e senza bisogno di collegamenti esterni.
Basterà infatti avere a disposizione una connessione, che potrà essere sia WiFi sia Bluetooth, e scannerizzare il codice QR (attraverso il widget già presente o con le app di scanning) dal vecchio dispositivo. Come dicevamo, infatti, il trasferimento non avviene per il tramite di un server, ma viene stabilito direttamente tra i due dispositivi.