Sarà capitato a tutti di trovarsi in compagnia di qualcuno talmente immerso nel proprio smartphone da non prestare attenzione a ciò che avesse davanti; questo comportamento non solo può rovinare i rapporti personali ma un recente studio dimostrerebbe anche come possa essere fonte di criticità anche nei rapporti familiari. Il phubbing infatti può avere serie ripercussioni psicologiche anche per chi lo subisce, come dimostrato da una ricerca condotta presso l’Università Milano Bicocca.
La ricerca, dal titolo “Mom, dad, look at me: The development of the parental phubbing scale
” si concentra su le conseguenze che questo fenomeno può causare nel rapporto con i figli. La ricerca dimostra come possa causare persino fenomeni depressivi nelle persone che lo subiscono. Per l’occasione i ricercatori hanno coinvolto più di 3000 adolescenti sottoponendoli ad un questionario sul fenomeno.Come dichiarato da Luca Pancani, tra i ricercatori coinvolti nel progetto:” Il phubbing è particolarmente importante da studiare perché l’ubiquità dello smartphone fa si che questo fenomeno possa essere messo in atto da chiunque e in qualsiasi momento“. Alle sue parole si aggiunge Tiziano Gerosa: “Pur essendo ormai radicato in molteplici ambiti relazionali, incluso quello familiare, rimane un fenomeno relativamente recente e non ancora regolato da esplicite norme sociali“.