Le ragioni sono comprovate dai consumatori, dettisi ora immensamente soddisfatti per l’ottimo balance offerto dalle vetture dal punto di vista dell’usabilità e del prezzo. Le auto Diesel sono convenienti sia dal punto di vista economico che pratico. Costano meno di un’auto elettrica al lordo delle operazioni di regolare manutenzione da prevedere con il tagliando. Le EV, di contro, costano ancora tanto in attesa di una domanda che possa far decadere il prezzo di vendita al dettaglio al lordo degli Eco Bonus e degli incentivi regionali e supplementari locali.
Dal punto di vista logistico pare che gli spostamenti in auto elettrica siano da limitare e ben calibrare. Serve calcolare ogni itinerario per “non rimanere a secco”. I serbatoi di elettroni, infatti, non garantiscono certo l’autonomia di una vettura alimentata a combustibile. Il motore a scoppio incontra la semplicità del rifornimento
e tempi striminziti per le ripartenze dalle colonnine. Con le auto elettriche ci si aspetti quanto meno un’attesa di 45 minuti per una percorrenza che non va oltre poche centinaia di chilometri. Tra l’altro la mancanza di una capillare rete di ricarica costringe parecchi a rinunciare alla praticità ed alla silenziosità delle auto elettriche. In alcuni casi è necessario prevedere l’uso di apposite WallBox in casa con ulteriori costi per l’installazione (se fattibile).
Dal punto di vista delle emissioni zero non ci siamo dopo aver visto il confronto diretto tra la Tesla Model 3 e la Mercedes Classe C fatto dal CES-IFO di Monaco di Baviera. Il rapporto ufficiale, infatti, ha visto una netta presa di posizione per l’auto Diesel che ha sfruttato le leggerezze del segmento produzione batterie per avere la meglio. Le fabbriche, infatti, usano ancora materiali inquinanti per costruire le celle. Serve un’attenta opera di conversione alle energie green.
Molto si sta facendo per ottimizzare ed incentivare l’uso delle auto elettriche ma per il momento possiamo solo confermare il sopraggiungere di una rivoluzione soltanto rinviata.