Guai in vista per Tim che si è vista comminare una bella multa da parte di AGCOM. A richiede l’intervento della’Autorità Garante per le Comunicazioni Iliad per l’uso scorretto dei database MNP. Questo genere di elenchi non contengono altro che i numeri degli utenti passati ad altre compagnie sfruttando la portabilità.
Iliad infatti lamenta un utilizzo scorretto da parte dell’operatore che li avrebbe sfruttati per scopi commerciali. Grazie a questi database ha infatti contattavano gli ex clienti passati a Tim per proporre loro un nuovo contratto. L’applicazione della sanzione è stata notificata alla compagnia in data 2 novembre insieme ad un’altra sanzione riguardante KENA.
Tim: arriva la multa di AGCOM, graziata invece KENA
La multa comminata a Tim, del valore di 440 mila euro è però stata risparmiata proprio a KENA. Anche l’operatore telefonico semi virtuale infatti ha sfruttato i database MNP ma con dinamiche totalmente diverse. KENA infatti non ha contattato gli ex clienti per proporre un’offerta conveniente, quanto piuttosto sfruttava gli elenchi in suo possesso per verificare il corretto operatore di apparenza.
Era infatti il cliente stesso ad inserire il proprio numero e operatore nel sito della compagnia per scoprire l’offerta a lui dedicata. Se nel caso di Tim la finalità promozionale era evidente e permetteva alla compagnia un vantaggio sleale in questo caso la caratterista fondamentale decade. Questa la motivazione data dall’Autorità Garante per le Comunicazioni. Così il brand incorporato di Tim non si è vista collimare la multa che invece è toccata al marchio principale del servizio di telefonia mobile.