Da qualche tempo si parla del fatto che ormai gli smartphone siano così potenti da poter soppiantare i PC in molti momenti dell’uso quotidiano, e più di una persona è arrivata ad affermare che forse sono anche troppo potenti per quello che serve alla maggior parte degli utenti.
Parlando dei Pixel di Google, non hanno mai fatto sconquassi a livello di pura potenza, anzi, in più di una occasione hanno lasciato l’amaro in bocca a chi si aspettava di vedere l’ultimo top di gamma equipaggiato con un processore in grado di competere con i rivali. Anche se….
Il primissimo Pixel infatti aveva a bordo uno Snapdragon 821 depotenziato, mentre Pixel 4 sfoggiava sì Snapdragon 855, ma nel momento in cui era stato lanciato Snapdragon 855+. L’ultimo Pixel 5 non è da meno in questo senso e non a caso sotto il cofano monta Snapdragon 765G
, un processore di fascia medio-alta su cui però c’erano buone aspettative.Durante la recensione effettuata dai colleghi di GSMArena però il telefono ha mostrato performance piuttosto scarse, tanto da spingerli a richiedere un secondo modello convinti che il primo fosse difettoso. E invece anche il secondo ha mostrato gli stessi risultati: in linea con le aspettative in modalità single-core, ma decisamente al di sotto in multi-core.
Il motivo di questi risultati non è noto, ma gli stessi colleghi hanno ipotizzato che Google abbia deliberatamente depotenziato il processore dando priorità ai consumi energetici. In effetti Pixel 5 si distingue per una batteria di durata maggiore rispetto al passato, ma evidentemente, a tutto discapito della potenza di elaborazione.