La fascia bassa del mercato è molto agguerrita e piena zeppa di dispositivi un po’ tutti uguali, con nomi simili che creano disorientamento in fase di acquisto.
Su questo Wiko porta a 5 la versione del suo View, un nome semplice che lo designa semplicemente come successore del 4, rispetto al quale ha pochi ma utili upgrades.
Viene eliminato il notch del View 4 in favore di un più moderno forellino in alto a sinistra nel display, back cover in policarbonato in colorazione pine green che, purtroppo, si segna facilmente. Il bordo destro è sovraffollato con bilanciere del volume, pulsante on/off e pulsante fisico per l’assistente Google. Alla sinistra carrellino per doppia Sim o Sim+MicroSd. In alto Jack da 3,5 e sotto speaker e, finalmente, una Type-C 2.0.
Posteriormente troviamo un sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali, affidabile ma lento.
In confezione troviamo il caricatore da 10W, il cavo e delle cuffiette economiche, niente cover in silicone. Il peso è di circa 200 grammi, non proprio una piuma.
Pannello che passa da 6,52 a 6,55 pollici, IPS con risoluzione solo HD+(720 x 1600 pixel), abbastanza luminoso, riproduzione dei colori abbastanza fedele con colori poco saturi ma poco definito. E’ uno schermo economico ma sorprende per il trattamento oleofobico del vetro, molto efficace.
Il SoC è invariato rispetto alla generazione precedente ed è un mesto MediaTek 6762D Helio A25, aiutato da 3 GB di RAM, la cui unica dote è la parsimonia in termini energetici. Anche la GPU GE8320 è poco energivora, ma insufficiente per giocare.
E’ stato introdotto il Wifi Dual band con supporto a reti 2,4 e 5 Ghz, il bluetooth è 4.2 e manca il chip NFC, ma abbiamo la radio FM!
Tutta questa propensione al risparmio è sorretta dall’infinita batteria da 5.000 mAh che, nonostante si carichi molto lentamente, dà tantissima autonomia e non dovrete rimanere sopresi se arriverete a sera col 50% e più di batteria residua, con un uso oculato si raggiungono anche le 9 ore di schermo attivo.
A proposito di percentuale batteria, molto bella l’idea di mettere attorno al forellino del display l’indicatore della carica residua che diventa rosso quando siamo a secco:
un dettaglio che sarebbe bello vedere anche su dispositivi che costano 3 volte tanto.Una personalizzazione intelligente della ROM, che è fondamentalmente una Stock Android 10 con piccole aggiunte come l’indicatore batteria, le gestures, l’applicazione Wiko Wealth e che si affida completamente alle app di Google senza inutili doppioni: di solito i dispositivi economici hanno personalizzazioni un po’ troppo invadenti che spesso rovinano dell’ottimo hardware, è sempre piacere un software così pulito su un device a meno di 200 euro.
Sensore principale da 48 MP, affiancato da un 8 MP su ottica grandangolare, 5MP di Macro e 2 MP per il bokeh. La principale regala degli scatti sopra le aspettative di giorno, il resto dei sensori serve solo a fare numero.Frontalmente abbiamo una cam da 8 MP.
Un comparto fotografico per Smartphone economici, ma di giorno possiamo toglierci qualche soddisfazione e anche con poca luce si riesce a tirare fuori qualcosa di buono.
L’applicazione fotografica è semplice, il passaggio tra le cam non è proprio immediato e troviamo anche dei simpatici effetti di realtà aumentata per i selfie con cui possiamo aggiungerci naso e orecchie di animali.
Col buio meglio lasciare il View 5 in tasca, la modalità notte non è in grado di migliorare di molto la situazione.
Registra video in FullHD e vale lo stesso discorso delle foto, sufficienti con buona illuminazione ma la stabilizzazione è solo elettronica.
Costa circa 150 euro e bisogna partire proprio da questo dato per esprimere un giudizio sul View 5: è uno Smartphone indirizzato ai non appassionati di tecnologia che badano al risparmio.
Fatta questa premessa è economico, solido, con un software molto pulito e privo di banner pubblicitari, che fa tutto (con molta calma), adatto a chi non ricorda di mettere in carica il telefono la sera.