Novembre è ufficialmente il mese “antisesso”. In che senso? In questa particolare parte dell’anno che precede le festività, è di buona norma (almeno per quanto riguarda il genere maschile), aderire all’inusuale challenge denominata “No Nut November” e in circolo sulla piattaforma Whatsapp. Durante questo mese i ragazzi non potranno compiere azioni inerenti alla sfera sessuale, perché qualora ci si arrendesse, la sfida risulterebbe persa. I motivi che spingono gli adolescenti ad accettare questa sfida sono diversi. Ad esempio, alcuni sostengono che giovi alla salute aumentando le forze, l’energia e la concentrazione.
In realtà però non ci sono prove scientifiche che attestino la veridicità di tale dichiarazione. Sembrerebbe peraltro che privarsi del piacere possa provocare dei disagi in quanto la circolazione del sangue nell’organo maschile possa divenire più suscettibile alla diminuzione. Inoltre alcuni studi rivelano che favorendo l’autoerotismo ci sia un minor rischio di cancro alla prostata, ma anche una vita più longeva. Per cui la ricerca dichiara che ci sono più benefici per la salute praticando l’autoerotismo piuttosto che astenendosi.
Whatsapp: le origini della No Nut Challenge
Fin dall’antichità d’altronde, i greci e i romani credevano che l’astinenza sessuale prima di una grande competizione sportiva potesse risultare cruciale per il successo. Tutt’oggi non vi sono prove sui pro e sui contro.
Il nome della sfida si potrebbe tradurre con “non rompere la noce”. In inglese, to bust a nut è un’espressione che indica l’atto appartenente alla sfera sessuale. La prima traccia sorta su Whatsapp e sui social network della locuzione No Nut Novembre risalirebbe al 3 novembre 2011, ma solo sei anni più tardi la sfida inizia ad acquistare popolarità sui social.