A Qualcomm per questo trimestre non si poteva chiedere di meglio. Infatti, a quanto pare, il costruttore di chip statunitense ha registrato un incremento del fatturato di circa il 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo traguardo è dovuto soprattutto l’espansione progressiva delle reti 5G e, chiaramente, della maggiore disponibilità degli smartphone che la utilizzano. Il fatturato risulta ampiamente superiore dalle aspettative: 6,5 miliardi di dollari contro i 4,8 miliardi dello scorso anno. L’AD Steve Mollenkopf ha dichiarato che finalmente gli investimenti fatti sul 5G stanno incominciando a dare i loro frutti, sia direttamente con i prodotti che indirettamente con la concessione in licenza dei brevetti.
Trimestre importante questo, ma sarà ancora migliore il prossimo secondo le ultime previsioni. Questo è dovuto, oltre che al 5G, anche al lancio della gamma iPhone 2020 : tutti i modelli inclusi sono equipaggiati con modem 5G di Qualcomm. Secondo le primissime stime, stanno andando decisamente a ruba. Secondo l’azienda, saranno circa 200 milioni i dispositivi 5G venduti entro la fine del 2020, mentre per il 2021 la cifra sarà raddoppiata.
È bene che Qualcomm si goda questi attimi “insieme” ad Apple, anche perché, stando agli ultimi movimenti del colosso di Cupertino, l’intenzione è quella di diventare indipendente anche da questo punto di vista. Quindi, Qualcomm perderà quasi sicuramente un socio molto remunerativo.
Durante la conferenza, l’AD di Qualcomm ha parlato anche della situazione difficile che c’è in casa Huawei. Ha confermato che la sua azienda ha fatto domanda al Dipartimento del Commercio americano per avere una licenza speciale di fornitura dei suoi chip al colosso cinese. Sarà arduo portare a termine questa domanda, ma comunque Mollenkopf ha intenzione di provarci seriamente.