Il cambiamento maggiore si avrà in termini di qualità. Vecchi televisori con display in definizione standard potrebbero non soddisfare le necessità di visione del pubblico. Ad ogni modo esiste la possibilità di adattare il segnale anche alle componenti vetuste con una spesa minima ed in alcuni casi azzerata. La prima cosa di cui sincerarsi è il livello di compatibilità DVB T2 del nostro apparato. Portiamoci quindi ai canali di test 100 e 200 e verifichiamo che tutto possa funzionare il meglio.
In caso di esito negativo della prova occorre valutare una scelta: cambiare decoder o TV. Nel primo caso il MISE finanzia il progetto Bonus TV che offre il decoder gratuito per autodichiarazione ISEE con sconti da 25 a 50 Euro (ulteriori info a questo indirizzo). Per nuovi televisori non sono previsti sconti particolari con un onere che resta a nostro carico. Ma in questo ultimo caso la garanzia dell’integrazione, della compatibilità e della qualità sono accertate dal regolamento che dal 1 Gennaio 2017 impone la predisposizione al decoder DVB T2 interno al televisore.
In definitiva possiamo scegliere se adattare un vecchio televisore con decoder esterno (via SCART o HDMI) oppure se cambiare direttamente la TV per passare ad un modello più recente con un costo che dipende dalle caratteristiche richieste. In ogni caso la transizione si completerà per tutti entro Giugno 2022 con Mediaset che attuerà le nuove direttive già dall’inizio dell’anno a venire per le Regioni del Nord Italia.