Trump ha twittato fake news sui suoi rivali, ha messo in dubbio l’integrità delle schede elettorali, ha affermato senza fondamento che le schede elettorali vengono segretamente manomesse essendo via mail e ha rivendicato vittorie in stati in cui l’esito al momento è completamente a favore del suo rivale, Biden. Tutto questo nel giro di poche ore, creando il panico e tentando di fomentare la rabbia dei suoi sostenitori.
Almeno 7 tweet su 18 sono stati segnalati in un solo giorno. In uno dei suoi tweet più recenti, Trump ribadisce più volte che i voti pervenuti il giorno seguente alle elezioni non sarebbero stati conteggiati. Questa notizia non è minimamente vera e numerosi Stati hanno continuato a contare i voti. Ogni voto conta, nessun cittadino va lasciato indietro a discapito delle tempistiche.
Twitter ha contrassegnato numerosi tweet con un messaggio in cui si afferma che “alcuni o tutti i contenuti” condivisi nei tweet sono “contestati e potrebbero essere fuorvianti
“. Da sempre il social media tenta di combattere la disinformazione e negli ultimi mesi uno degli utenti più restii è stato proprio Trump, ormai ai ferri corti con Twitter.Per i tweet riguardanti la vittoria in alcuni Stati, Twitter afferma che “le fonti ufficiali potrebbero non aver ancora confermato quanto detto”. Quindi trattasi di pure speculazioni. Twitter ha potenziato i provvedimenti presi contro la disinformazione a settembre. Ora più che mai la società non transige a prescindere da chi sia l’autore del tweet. Anzi, da una persona con una figura di rilievo come nel caso di Trump ci si aspetta ancor di più il pieno rispetto delle regole e non becera speculazione.
Anche su Facebook Trump non demorde e parla di vittoria e di voti rubati. Il suo staff ha anche annunciato che nel caso di sconfitta di Trump quest’ultimo non lascerebbe la Casa Bianca per protesta. Dunque, sono numerose le affermazioni di dubbia veridicità annunciate sui social media. Uno dei motivi per cui Twitter ha deciso di lavorare sodo per evitare che notizie false diventino virali è dunque proprio Donald Trump.