Una delle conseguenze più temute di questo periodo di difficoltà economica corrisponde all’aumento delle tasse a carico dei cittadini, nonché l’istituzione di nuove imposte (che vengono applicate saltuariamente e solo in caso di necessità) come la tassa Patrimoniale.
Ma c’è davvero il rischio che venga definita una nuova linea di tassazione come conseguenza del momento critico che stiamo vivendo per le casse dello Stato?
In realtà, si tratta proprio di uno dei pericoli che si intendeva scongiurare nel momento in cui l’Italia si è ritrovata a combattere in Europa per l’istituzione del Recovery Fund, il fondo Europeo comune per i Paesi maggiormente colpiti dalla pandemia da Coronavirus.
Patrimoniale, rischio concreto? Non con questo Governo
Già in passato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci ha tenuto a rassicurare i cittadini del fatto che un simile provvedimento non fosse affatto negli intenti del Governo. Una misura economica del genere non risulta neppure allo studio delle commissioni: a paventarla erano perlopiù l’opposizione e alcuni esperti economisti, che ne parlavano come di una delle possibili opzioni da prendere in considerazione per recuperare denaro all’indomani del ritorno ad una pseudo-normalità.
La stessa Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, è dovuta intervenire in prima persona a stanare queste dicerie, sottolineando inoltre quanto chi le diffondeva mostrasse scarso rispetto per le istituzioni e per la situazione di emergenza corrente, che non consente di essere approssimativi o superficiali nel comunicare il piano d’azione ai cittadini. In un momento così delicato per la storia del nostro Paese è importante preservare buon senso e non alimentare paure che potrebbero creare soltanto un allarmismo ingiustificato e deleterio.