Banche: la storia dell'istituto pubblico che non conoscevate

Le banche, in questo periodo così difficile sono sempre al centro dell’attenzione. Vi siete mai chiesti però a quando queste risalgono e che origini hanno? Noi possiamo dirvi che la loro storia risale ai Babilonesi, dell’antica Grecia, ma non solo.

Infatti le prime banche provengono dalle civiltà mesopotamiche. Già tra gli Assiri e i Babilonesi venivano assegnati i propri averi ai membri dei palazzi reali e persino a funzionari religiosi. Le attività di custodia erano inizialmente provviste di un banchetto controllato dai sacerdoti che si occupavano di gestire le offerte.

 

Banche: la storia tutta italiana

In epoca medievale invece erano gli orefici a offrire due servizi fondamentali: la valutazione della purezza delle diverse monete d’oro e d’argento ed il deposito del denaro. Da qui nacque l’attuale ricevuta: la cosiddetta “nota di banco”, chiamata così perché compilata sul banco dell’orefice. Ma anche le lettere di credito, nonché gli attuali assegni bancari.

Nel caso di nobili e regnanti invece, questi offrivano dei titoli al posto del prestito: l’esempio più concreto è la famiglia de’ Medici che ha ricevuto la Signoria di Firenze al posto di un’elevata somma di denaro.

La banca più “attuale” che somiglia a quella odierna è la Banca d’Inghilterra. Essa è nata nel 1694, la prima autorizzata all’emissione di denaro e capostipite delle banche ottocentesche.

Ad oggi le attività legate al credito e alla gestione del denaro privato hanno subito un mutamento sostanziale per via dello sviluppo di Internet. Difatti ora non è più fondamentale recarsi negli istituti bancari, in quanto basta un click per risolvere qualsiasi cosa.

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