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DVB T2: nessun canale RAI e Mediaset funzionerà senza questo aggiornamento

Ci troviamo nelle comuni condizioni di vivere il cambiamento del Digitale Terrestre. Nessuno potrà sottrarsi alle nuove direttive tecniche che tra un paio di mesi imporranno l’uso esclusivo dei protocolli di comunicazione DVB T2. Da Nord a Sud dell’Italia il segnale trasmesso dalle emittenti RAI e Mediaset subirà una modifica il cui scopo sarà quello di introdurre le trasmissioni in alta definizione per ogni canale disponibile. Si andranno a modificare, quindi, gli aspetti qualità e logistica della numerazione LCN per un aggiornamento che ci chiamerà ad operare alcune operazioni di update immediate. Ecco cosa fare.

 

DVB T2: dovrai cambiare TV oppure acquistare un componente nuovo per ricevere i canali

Paghiamo il canone RAI ed usiamo il televisore per mantenerci informati tramite i TG e gli altri programmi in onda. Difficile rinunciare a tutto questo ma succederà questo se non si procederà ad un aggiornamento DVB T2 ora richiesto in forma obbligata.

Non tutti dovranno provvedere a cambiare TV e decoder

ma arrivare tardi significa rimanere fuori dal mondo. Come prima cosa verifichiamo che il nostro apparato possa ricevere normalmente il nuovo segnale HEVC. Per farlo accediamo ad uno dei canali (100 o 200) attraverso cui lanciare il test gratuito e diretto. Questo controlla la compatibilità dell’attuale ecosistema con il segnale. La maggior parte dei televisori sono compatibili. Ma in caso di prodotto venduto prima del 1 Gennaio 2017 esiste la probabilità che non si possa essere in grado di vedere le trasmissioni.

Nel caso precedente occorre valutare se scegliere un nuovo televisore oppure se integrare soltanto il decoder DVB T2. Nel primo caso si ottiene la certezza della compatibilità unitamente all’alta definizione dell’immagine conferita dal pannello HD integrato nel televisore. Nell’altro, invece, possiamo adattare un televisore obsoleto grazie al decoder Gratis che il MISE concede una tantum alle famiglie ma basso reddito. Ulteriori informazioni a questo indirizzo.

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Pubblicato da
Anna Sorgona