Google Foto è una delle app più popolari per Android. Era solo una questione di tempo prima che Google iniziasse a trovare modi per trasformare anche quest’app in una fonte di guadagno. L’azienda sta pensando di limitare alcune funzionalità per l’editing delle foto ai membri di Google One.
Ora l’app includerà prompt come “Ottieni funzionalità extra con un abbonamento a Google One” e/o “Sblocca questa funzione e altro ancora con un abbonamento a Google One”. Pare che alcuni utenti abbiano già sperimentato questa nuova modalità d’accesso all’editing delle foto. Il filtro Color Pop, ad esempio, sempre stato disponibile per tutti, sembra essere parte di un test recente che ne limita l’uso agli utenti abbonati.
Al momento non è chiaro esattamente quali funzioni e/o filtri fanno parte dell’abbonamento. La versione 5.18 di Google Foto include anche menzioni alle nuove opzioni di elaborazione delle foto tra cui Dynamic, HDR e Vivid, nonché nuovi filtri che potrebbero consentire agli utenti di regolare l’aspetto del cielo con le opzioni Afterglow, Airy, Ember, Luminous, Radiant e Stormy.
Google Foto: arriva un nuovo servizio in abbonamento per gli utenti iscritti a Google One
Google attualmente consente agli utenti di archiviare foto e video di alta qualità illimitati nel cloud, quindi ha senso che l’azienda stia cercando di trovare modi per compensare i costi. Speriamo solo che possa permettersi di continuare a mantenere gratuiti gli aspetti essenziali di Google Foto. La nuova versione 5.18 è su APK Mirror, in alternativa puoi attendere l’aggiornamento tramite il Play Store.
Precisiamo che Google ha già chiarito in parte alcune perplessità espresse dagli utenti riguardo questo servizio a pagamento. In particolare, per quanto concerne Color Pop, il filtro sarà disponibile a pagamento ma anche gratuitamente in una versione più basilare. Questa potrebbe essere un’ottima via di mezzo per accontentare anche gli utenti non disposti ad abbonarsi. “Come parte di un’implementazione in corso iniziata all’inizio di quest’anno, i membri di Google One possono applicare la funzione a un numero ancora maggiore di foto di persone”.