Come sappiamo, Huawei non se la passa di certo bene. I problemi derivati dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti sono molti e di diversa natura, ma che si possono tutti riassumere con un problema nel portare avanti il solito business. Per questo motivo sembra aver scelto di portare avanti un progetto che anche fino poco fa sembrava impensabile, vendere Honor. Ora sembra essere diventato ufficiale.
Secondo i media cinesi l’operazione è andata a buon fine ma l’annuncio ufficiale da parte di tutti quelli coinvolti arriverà soltanto il 20 novembre. I compratori sembrano essere una joint venture di diverse società tra cui alcuni distributori di smartphone cinesi. Ovviamente anche il costo dell’operazione non è stato divulgato, ma si parla di un massimo 15 miliardi di dollari.
La separazione non è stata fatta solo per poter avere fondi, visto che 15 miliardi ai livelli di Huawei sono relativamente pochi, ma c’è un piano ben preciso. Sotto i nuovi proprietari, Honor potrebbe uscire dai divieti imposti dagli Stati Uniti e continuare a lavorare con i colossi statunitensi ora preclusi, Qualcomm, Google e altri ancora. Il colosso cinese potrebbe mantenere i rapporti con l’ex sub-brand i quale avrà tutti i benefici di tornare a commerciare con questi partner.
Per Huawei rimane comunque una situazione difficile che non rientrerà a breve. Secondo nuovi rapporti, il futuro nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbe non cambiare più di tanto la strada segnata dall’attuale amministrazione. Il sentimento anti-cinese è abbastanza radicato che prescinde dalla parte politica.