I mercati azionari di tutto il mondo sono completamente impazziti dopo la vittoria in pompa magna di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti di America. Cosa che era pronosticabile, ma all’euforia iniziale, data dalla speranza di rapporti commerciali più elastici con gli USA e una possibile fine di una guerra dei dazi, sembra essersi aggiunta una notizia che ha ancora più dell’incredibile e che ha smosso ancora di più i mercati. Il colosso della farmaceutica Pfizer sembra aver infatti condiviso delle informazioni che fanno sognare il mondo e riguardano il vaccino anti-Covid.
Tutti i listini europei si sono interessati alla questione, i quali hanno fatto un salto importante portando il FTSE MIB sopra il 5%. All’apertura di Wall Street, inolte, si sono messi in evidenza gli alti e i bassi di questo periodo. Infatti, titoli che precedentemente stavano in netta crisi sono stati presi d’assalto, mentre titoli che erano ormai sulla cresta dell’onda considerati intoccabili, sono crollati.
Nonostante la buona notizia sia stata portata da Pfizer, non è il colosso della farmaceutica a salire
. Infatti, chi sta salendo e sta incominciando a guadagnare tanto sono le compagnie aeree, le quali erano precedentemente sull’orlo del fallimento: IAG, British Airways (+31%), Lufthansa (+21%), Air France (+26%), KLM (+26%), Ryanair (+11%), EasyJet (+33%), American Airlines (+14%) e Delta Air Lines (+11%) alcuni degli esempi più evidenti.A questi aumenti repentini si aggiunge il Gruppo Carnival. Il marchio statunitense è legato al mondo croceristico e, a causa della pandemia, ha subito un colpo davvero molto duro. Attualmente, si trova un titolo molto sgonfio (18 dollari), ma che è salito repentinamente del 30%. Anche per Dinsey c’è molto entusiasmo, infatti c’è stato un incremento del suo titolo di circa l’8%. Ciò non riguarderebbe i suoi servizi digitali, bensì la prospettiva di riapertura dei suoi parchi a tema.
Ora, invece, dobbiamo obbligatoriamente parlare anche di chi sta scendendo. infatti, la piattaforma Zoom in questo momento, è passata dall’avere un’azione singola a 69 dollari a gennaio, fino a 588 dollari qualche settimana fa. Ora ha un calo significativo del 30%, con ogni azione che costa 420 dollari circa.
Anche per Amazon che stato qualche calo repentino, tuttavia va meglio di Zoom, dove si registra un calo del 2%. Va peggio alla piattaforma di streaming più ambita in tutto il mondo Netflix, la quale oggi cede il 5% dalle sue azioni.
Quindi, da come abbiamo potuto apprendere in questi mesi, può succedere davvero qualsiasi cosa. È vero che tutti facciamo il tifo per Pfizer e il suo vaccino, ma c’è anche da chiarire che è meglio non illuderci, perché potrebbe servire ancora molto altro tempo. Infatti, secondo quanto dichiarato recentemente, se tutto dovesse andare bene, Pfizer prevede “solo” 50 milioni di dosi nel 2020. Se ne parlerà dunque nel 2021, dove verranno date 1.3 miliardi di dosi.