Per arrivare a questa conclusione, Transport & Enviroment ha raccolto i dati concernenti le emissioni di CO2 in tutta l’Unione Europea. In questi dati rientrano anche le emissioni generate dai veicoli e dalla produzione di batterie e di energia elettrica. Lo studio, inoltre, prende in considerazione anche il sito dove avviene prodotte le batterie. In più, dove vengono caricate e i tragitti compiuti dal veicolo.
Dunque, si è giunti alla conclusione che guidare un’auto elettrica in Polonia con una batteria prodotta in Cina, ha un impatto dal punto di vista ambientale molto minore rispetto ad un auto a motore a diesel o benzina. Lo studio parte da un presupposto, ossia che l’energia elettrica utile a far muovere le auto elettriche in Europa deriva tramite centrali a carbone
del Vecchio Continente. Tenendo conto di questo dato, un veicolo elettrico, dunque, produce il 22% in meno di CO2 rispetto ad un veicolo con motore a diesel il 28% rispetto ad un veicolo con motore a benzina.Il dato migliora nel momento in cui in Svezia, dove l’energia elettrica si ricava dalle fonti di energia rinnovabile. In tal caso, un veicolo elettrico con batteria fabbricata sul suo stesso territorio, riesce a generare l’80% in meno di CO2 rispetto a un diesel e l’81% in meno di un veicolo a benzina. Inoltre, l’analisi di questo scenario c’è anche in Italia: il nostro paese è a metà strada tra i due paesi, con una riduzione delle emissioni che si conferma sul 57%.
Secondo Transport & Environment questa situazione può migliorare ancora di più, aspettando con ansia che i vari Paesi del Vecchio Continente abbia un numero di infrastrutture sempre maggiore per la produzione di energia rinnovabile, come pannelli solari e turbine eoliche. La stima è molto rassicurante: entro il 2023, le auto elettriche saranno quattro volte meno inquinanti rispetto a quelle a benzina odierne.