Il Coronavirus sta portando sempre più cambiamenti nel presente che stiamo vivendo: molteplici sono stati i decessi, così come le variazioni su orari, permessi ed autocertificazioni. Ma non finisce qui, perché per via della paura del contatto, sempre meno persone utilizzano ad oggi le banconote. Pollice in su quindi per i metodi di pagamento elettronici. Ma cosa ne sarà dei liquidi?
Coronavirus: effetti del distanziamento sociale sulle banconote
I fattori che contrastano la diffusione del virus hanno col tempo portato l’e-commerce ad uno sviluppo elevato, il quale ha di conseguenza contrastato l’evasione fiscale. Le misure restrittive potrebbero anche aver dato una spinta decisiva a tale situazione, “costringendo” i commercianti a dotarsi di POS per dimezzare i contatti con denaro e clienti.
In tutto questo, a giovare su tale situazione troviamo le tante startup fintech che, negli ultimi anni, sono sorte in Italia. Hype e YAP, legate rispettivamente a Banca Sella e Intesa Sanpaolo, sono a capo delle due più famose carte prepagate smart. Grazie a queste è possibile pagare direttamente tramite smartphone.
Rimanendo in tema, non possiamo non citare Satispay. In tal caso non servirà nessuna carta da utilizzare né servizi di “terze parti” a cui legarsi. D’altro canto sarà necessario avviare l’app, scoprire se il negozio in cui siamo si trova nell’elenco di quelli “compatibili” e digitare l’importo da pagare sul nostro telefono. A questo punto non resterà che aspettare che il negoziante accetti il pagamento e il gioco è fatto. Il tutto senza infrangere le regole e mantenendo la giusta distanza.