Queste modifiche saranno effettive dal primo gennaio del 2021. Eventuali foto, video e documenti caricati prima di giugno non sono inclusi. Il gigante della ricerca sta aggiungendo svariati strumenti per gestire lo spazio di archiviazione, come le possibilità di gestire foto scure, sfocate o video che occupano molto spazio. Google mostrerà anche una “stima personalizzata” della durata dello spazio di archiviazione di un utente in termini di tempo, invece che in gigabyte. Quindi, sarà possibile stimare quanto tempo ci vorrà per riempire lo spazio disponibile.
“Oltre l’80% di voi dovrebbe essere in grado di archiviare circa altri tre anni di ricordi con i 15 GB di spazio di archiviazione gratuiti”, afferma Google. Per gli utenti che richiedono più spazio di archiviazione, l’azienda consiglia di iscriversi al piano Google One. Quest’ultimo offre agli utenti 2 TB di spazio di archiviazione aggiuntivo, nonché l’accesso VPN e altri piccoli vantaggi per un massimo di 10 dollari al mese.
Le dimensioni della maggior parte delle applicazioni aumentano con il tempo, il che significa che gli utenti hanno sempre meno spazio sul dispositivo per file, foto, e-mail e video e sono costretti a utilizzare i servizi online. Per questo motivo le aziende che in qualche modo “costringono” gli utenti ad abbonarsi a piattaforme online per archiviare i propri dati sono spesso accusate di fare buon viso a cattivo gioco.
Google ha oltre un miliardo di utenti su Foto e il suo spazio di archiviazione gratuito e illimitato ha attirato clienti come Everpix, Loom e Picturelife, con conseguente chiusura o inclusione delle altre piattaforme. La notizia arriva mentre il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta intentando una causa contro Google, accusando l’azienda di aver abusato delle sue dimensioni per danneggiare i consumatori.