Il profeta Nostradamus aveva anzitempo parlato di una non meglio specificata “grande peste” che secondo le profezie si poteva fare corrispondere ad un’emergenza sanitaria, sociale ed economica nel 2020. Sembra ci si possa trovare proprio nelle condizioni del Coronavirus.
Le scritture del noto astrologo francese sono arrivati ai giorni nostri dal lontano XV secolo accompagnate da altre profezie sul futuro che fanno riflettere ed implicano una presa coscienza della situazione attuale e delle nostre decisioni a venire. Ecco che cosa ha prospettato colui che sembrava potesse anticipare l’avvenire.
Coronavirus: Nostradamus ne aveva parlato nelle sue profezie, ma potrebbe arrivare di peggio
Senza voler alimentare teorie catastrofiche sull’insorgere di una solo ipotetica Apocalisse biblica in stile Maya diciamo che la precisione con cui Nostradamus ha predetto al suo tempo il nostro avvenire è sconcertante. Disagi di natura socio-economica e sanitaria sono ascritti a chiare lettere nelle rivelazioni del profeta. Innegabile non poter rinvenire le similitudini con la situazione attuale.
Nel calderone di parole emerse dall’interpretazione delle scritture emerge anche la rottura del rapporto uomo-natura, ora minato dall’incessante imperversare degli eventi avversi rinvenibili oggi con uragani negli USA ed inondazioni in Europa. Tutti fatti documentati e confermati dall’ormai incontenibile dissesto idrogeologico del Pianeta.
Oltre questo si fa riferimento ad atti terroristici che potrebbero essere causa dell’insorgere di una prospettata Terza Guerra Mondiale in cui ideologie avverse si scontrano al culmine di una frattura diplomatica che, secondo Nostradamus, impegnerà due grandi super potenze in una lotta alla supremazia.
Tutte teorie non verificabili ma ancora potenzialmente attuabili che hanno come punto finale quello del progresso medico-diagnostico che nel 2031 potrebbe portarci ad un incremento del tenore di vita. Secondo l’astrologo, infatti, saremmo destinati a vivere ben oltre 100 anni.