Quasi 400.000 utenti hanno già installato sul proprio smartphone l’app per accedere al WiFi gratuito negli oltre 3200 comuni italiani in cui risultano attivi gli hotspot del progetto.
Il piano del MiSE, nato dall’esigenza di portare una connessione libera e facilmente accessibile nei comuni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria colpiti dal sisma nell’estate 2016, si è ampliato sempre più grazie allo stanziamento di nuovi fondi fino a raggiungere le dimensioni attuali. Gli obiettivi, d’altronde, sono ambiziosi: l’intento sarebbe di riuscire a creare punti d’accesso alla rete in ognuno dei 7903 comuni italiani, distribuendo gli hotspot proporzionalmente rispetto al numero di abitanti e all’ampiezza del territorio comunale di ciascun paese.
Più di 50 i milioni stanziati per creare l’infrastruttura di base e per provvedere alla sua gestione, di cui si sta occupando Infratel Italia
, una società in-house del MiSE.Bolognetta, Lei, Santo Stefano di Sessanio, Rimella, Mazaro del Vallo, Bassano in Teverina sono solo gli ultimi della lunga lista di comuni che ha già aderito all’iniziativa – previa richiesta da parte dell’amministrazione sul sito ufficiale del progetto.
Anche i comuni che già dispongano di una propria connessione possono richiedere che essa venga riconosciuta e annoverata tra gli hotspot disponibili sulla mappa del progetto.
In aggiunta, il protocollo d’intesa siglato con il Gruppo Poste Italiane quasi un anno fa consentirà di usufruire anche delle reti WiFi presenti negli uffici postali con le medesime credenziali utilizzate nell’autenticazione nell’app del progetto. Questo ha permesso di avere una copertura territoriale molto ampia in tempi decisamente più brevi da quelli richiesti dall’installazione degli hotspot in ogni comune.