Da quando è entrato in vigore l’ultimo stringente ban statunitense contro Huawei, l’azienda cinese non ha quasi più avuto accesso ai fornitori di processori tanto da dover interrompere persino la produzione del suo Kirin 9000.
Da qualche ora, in seguito a svariate indiscrezioni, il colosso Qualcomm ha confermato ufficialmente di essere riuscita a mettere in piedi una fornitura di parte delle sue tecnologie. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Le prime voci erano arrivate in estate, ma il pagamento di 1.8 miliardi di dollari sembra sia stato effettuato da Huawei solo lo scorso 5 novembre. Il produttore americano non ha specificato quando partirà concretamente la fornitura, ha però spiegato che venderà a Huawei solo processori 4G, escludendo quindi tutti i prodotti 5G dall’accordo
.La dichiarazione di Qualcomm arriva dopo che diverse altre aziende tecnologiche, tra cui Intel, AMD e Skyworks, hanno confermato di aver avviato rapporti commerciali con la società cinese. Rimangono invece ancora incerte le collaborazioni con Sony e Howe Technology. Per il momento quindi Huawei deve trovare una strada alternativa che lo conduca direttamente al 5G.
Sembrerebbe che la via più percorribile rimanga quella di MediaTek per gli smartphone, mentre per quanto riguarda le infrastrutture, non è ancora chiaro come deciderà di procedere. Non possiamo escludere una risoluzione con gli Stati Uniti, ma per poter parlare di questo dovremo attendere almeno un paio di mesi per il cambio del Presidente. Nel frattempo anche la licenza Android potrebbe tornare. Huawei continua comunque a spingere sul proprio sistema operativo HarmonyOS.