Il palinsesto di Sky per queste settimane autunnali si dimostra essere molto ricco, sia per quanto concerne il cinema e le serie tv, sia per quanto concerne sport e calcio. Le esclusive in tal senso sono le migliori possibile, tra Serie A, Champions League, motori e tanto altro. Il vero avversario di Sky, in mancanza di diretti concorrenti nel mercato della tv a pagamento, è rappresento dall’IPTV.
IPTV, punti di forza e punti deboli contro Sky: due rischi per gli utenti
Sono molti gli utenti che anche in queste settimane hanno scelto di affidarsi allo streaming illegale in alternativa a Sky. Se sino a non più di qualche mese fa, l’IPTV in Italia era sinonimo dei cosiddetti pezzotti, oggi questa tecnologia è legata anche ai canali VPN.
I canali VPN sono dei siti streaming che garantiscono la visione gratuiti ed illimitati dei contenuti Sky. Spesso e volentieri l’accesso ai canali VPN è promosso attraverso le conversazioni di Telegram e di WhatsApp.
Le persone che scelgono l’IPTV – e nella fattispecie i canali VPN – lo fanno per una ragione di risparmio. A differenza di un regolare abbonamento alla pay tv, l’IPTV garantisce una riduzione dei costi che supera il 90% della spesa.
Attenzione però ai rischi, che ci sono e non sono certamente secondari. In prima battuta, l’IPTV comporta una sanzione amministrativa con un valore che può arrivare anche a 30mila euro. Per chi incorre nella recidiva, invece, lo streaming illegale può portare ad un reato penale con la reclusione da sei mesi a tre anni.