Un asteroide è in arrivo sulla Terra dopo una valutazione che ha impegnato NASA ed ESA in una attenta fase di studio della conformazione del meteorite e delle sue traiettorie. La preoccupazione si legge a chiare lettere in quelle che sono state le interviste andate in onda su Radio e TV. Serve un piano di difesa planetaria per arginare una minaccia che si concretizzerà entro il 2024.
Con lo scopo di evitare il peggio le agenzie interspaziali hanno richiesto il pronto intervento di altre Nazioni, tra cui Lussemburgo, Portogallo Repubblica Ceca, Romania, Spagna ed Italia. I partner della missione Hera possono ora contare su un investimento da 129,4 milioni di euro attraverso cui consolidare un piano difensivo per deviare l’asteroide. Ecco che cosa si prevede da qui ai prossimi mesi.
Missione Hera per deviare l’asteroide in arrivo
La valutazione dei rischi per il sopraggiungere del nuovo asteroide ha sollevato la paura di NASA ed ESA, ora impegnate anima e corpo nello studio di un piano di contromisure volto ad arginare l’incombente pericolo. Al nostro Paese spetta il compito di realizzare un trasmettitore in grado di tracciare il profilo morfologico e direzionale della palla di fuoco minacciosa. Nello specifico, Franco Ongaro – direttore della Tecnologia, ingegneria e qualità dell’Esa e responsabile del centro per la scienza e la tecnologia dell’Esa (Estec) – ha detto: