Non si ferma la corsa ai rimborsi nell’ambito del Bonus Mobilità 2020, con l’obiettivo di riuscire ad accaparrarsi l’opportunità di ricevere indietro il 60% della somma spesa per l’acquisto di bici o monopattini elettrici (fino ad un tetto massimo di 500 euro).
Un elevatissimo numero di cittadini nel giorno del click-day – fissato al 3 novembre scorso – si è precipitata sul sito predisposto dal Ministero dell’Ambiente per autenticarsi con le proprie credenziali SPID e accedere al rimborso. La fretta era data dalla consapevolezza che i fondi risultassero momentaneamente limitati e che, una volta terminati, si sarebbe dovuto attendere altro tempo per veder stanziato altro denaro per coprire le richieste eccedenti.
Al tempo stesso, i server di alcuni servizi (come nel caso di Poste Italiane, che vi abbiamo documentato) non si sono dimostrati all’altezza di un traffico così abbondante, costringendo molti a diversi tentativi prima che la richiesta andasse a buon fine o addirittura a desistere.
Bonus Mobilità, ripartono i rimborsi con la seconda fase
Per chi non fosse riuscito ad ottenere ancora il rimborso, è in arrivo una seconda fase di restituzione del 60% sull’acquisto testimoniato da scontrino parlante o fattura che è stato allegato al momento della richiesta.
E per chi non avesse ancora comprato il veicolo? Si potrà richiedere un voucher da utilizzare al momento dell’acquisto, con le stesse modalità con cui si richiede il bonus: da tenere a portata di mano SPID, documento di identità e tessera sanitaria.
Il Ministero ha inoltre garantito che si cercherà di coprire le domande di tutti i richiedenti, per consentire ai cittadini di mettere in atto questa assoluta svolta green che potrebbe cambiare volto alle città e ai centri urbani.