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Postepay: arriva la truffa di novembre, come funziona il phishing

Postepay è diventato un marchio ormai conosciutissimo, il quale fa capo alle celebri carte messe a disposizione dal gruppo Poste Italiane. Sono disponibili più soluzioni proprio dal punto di vista delle carte, le quali offrono più possibilità in base al tipo di utilizzo richiesto.

Da qualche anno a questa parte però gli utenti sono restii a sottoscrivere un accordo per ottenere una Postepay. La motivazione sta in una falsa credenza che si è ormai instaurata stabilmente nella mentalità dell’utente medio. Tutti credono infatti che la nostra carta del gruppo italiano sia incline ad essere affetta da varie tipologie di truffe e inganni. In realtà non c’è convinzione più errata, visto che il sistema di sicurezza di Poste Italiane non c’entra praticamente nulla. Essendo la Postepay una delle carte più diffuse sul territorio, è quella che attira maggiormente i truffatori e i loro tentativi di phishing. Ciò che viene utilizzato è dunque il nome, pertanto non avviene alcuna violazione della sicurezza. Durante gli ultimi giorni infatti un nuovo esempio

di truffa phishing si sta ripetendo tramite e-mail.

 

Postepay: la nuova truffa phishing miete tante vittime, ecco com’è articolata

Egregio Cliente di Poste Italiane,

Siamo spiacenti di informarla che abbiamo deciso di sospendere le sue operazioni sul sito delle
Poste visto che lei ha ignorato la precedente richiesta di confermare la sua identità.

Per poter riutilizzare la sua carta Postepay / Conto Bancoposta, si prega di confermare
immediatamente le informazioni rilasciate sul nostro sito al momento della sua registrazione.
La procedura può essere completata cliccando sul link sottostante, che la porterà sul nostro
sito nella sezione dedicata alle verifiche.

  • Effettuare prelievi al bancomat o su POS.
  • Effettuare ricariche, bonifici ed operazioni di PostaGiro.
  • Effettuare pagamenti online o su POS.

Ci dispiace per il disagio arrecato!

Servizio Assistenza di Poste Italiane 2018

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Pubblicato da
Felice Galluccio