La prima motivazione che può spiegare l’aumento cosi repentino del prezzo del Bitcoin è sicuramente la sua limitatezza; il limite massimo di bitcoin si aggira sui 21 milioni di unità, ad oggi ne sono già stati minati circa 18,5 milioni. Secondo le stime per il restante 10% verrà minato nell’arco dei prossimi 100 anni.
Un’altro problema legato tipico del Bitcoin è la sua natura volatile. A limitarne la diffusione ha sicuramente colpito l’eccessiva volatilità del prezzo
; i bitcoin infatti non sono legati a nessun asset, che sia il dollaro o il valore dell’oro. Una delle tante ipotesi introdotte per cercare di risolvere il problema è lo stablecoin; queste particolari criptovalute si legano appunto al valore di un asset specifico, dollaro americano, oro, ma anche argento. In tal senso va registrato come JP Morgan abbia già creato la propria criptovaluta mentre Goldman Sachs stia sviluppando la propria.Il principale “competitor” dei bitcoin resta comunque l’oro, il cui valore è cresciuto quasi di pari passo a quello della moneta elettronica; d’altronde un periodo di incertezza come quello della pandemia ha spinto molti investitori a mettere al sicuro i propri investimenti. La crescita dell’oro si è però fermata con i primi annunci sulla scoperta di un vaccino, mentre la corsa del bitcoin non sembra accennare a fermarsi.