Craig Federighi, responsabile del compartimento software di Apple, ha dichiarato a The Independent che il supporto dell’azienda per la privacy è un “valore fondamentale” nato da un impegno di lunga data contro la raccolta eccessiva dei dati. Ha ribadito più volte che la funzione incriminata, presente nel nuovo aggiornamento, si rivelerà “una delle migliori anche per coloro che attualmente sono contrariati”.
La funzionalità oggetto di dibattito, chiamata App Tracking Transparency o ATT di Apple, consente agli utenti di disattivare la raccolta dei dati mentre si spostano da un’app all’altra. I dispositivi degli utenti hanno un identificatore univoco che gli inserzionisti possono tracciare. Tuttavia, la nuova funzione chiederà loro se vogliono che ciò accada e tale tracciamento sarà vietato se non acconsentono esplicitamente.
La funzione di tracciamento ha causato significative controversie tra gli inserzionisti e le aziende, questo potrebbe minare le loro attività. Tra i più contrari è incluso Facebook, come accennato all’inizio. L’arrivo della funzione ATT era previsto con iOS 14, a settembre. Apple ha posticipato il roll-out all’inizio del prossimo anno in modo che potesse dare agli sviluppatori il tempo necessario per evitare che la funzione interferisca con il funzionamento delle rispettive applicazioni.
Ciò ha portato a una lettera da parte di una serie di sostenitori della privacy e attivisti, tra cui Amnesty International e Electronic Frontier Foundation. Apple ha rilasciato delle dichiarazioni subito dopo. “Abbiamo sviluppato ATT per un unico motivo: perché condividiamo le preoccupazioni riguardo al monitoraggio dei dati senza consenso”. Gli oppositori intendono battersi per evitare che questa funzione sia rilasciata nei prossimi mesi per vari motivi oltre che per la privacy. Infatti, l’attivazione della funzione ATT danneggerebbe piccole imprese e sarebbe in contrasto con il modo in cui funziona Internet stesso. Infine, se questa regola vale per altri dovrebbe valere anche per Apple.
L’azienda ha dichiarato: “Abbiamo introdotto misure simili sul tracciamento dei dati diversi anni fa. All’epoca parti del settore pubblicitario dicevano che il cielo sarebbe caduto e che la loro attività sarebbe stata distrutta a causa nostra. Se si guarda a quello che è successo realmente, non è successo nulla, e abbiamo protetto la privacy degli utenti”.