Per il terzo lunedì di fila, è arrivata un’ottima notizia sul fronte dei vaccini anti Covid. Dopo Pfizer e dopo Moderna, anche AstraZeneca ha comunicato i suoi risultati per la fase tre degli studi sul vaccino contro il Coronavirus. I risultati anche in questo caso sono incoraggianti. I primi dati preliminari, indicano che il prodotto di AstraZeneca (sviluppato grazie al supporto scientifico e tecnico dell’Università di Oxford) evita le infezioni dal virus sino al 90% dei casi.
Dopo gli annunci delle compagnie farmaceutiche, la palla ora passa agli enti regolatori. La FDA in America e l’EMA in Europa dovranno autorizzare questi tre vaccini per l’utilizzo di emergenza contro il Covid. Superato anche questo passaggio potrà finalmente partire quella che si presenta già come la più grande campagna vaccinale della storia.
In queste settimane, i vari paesi che partecipano alla realizzazione e distribuzione del vaccino anti Covid dovranno creare le strutture per l’immunizzazione di massa. Un ruolo strategico sarà dedicato alla tutela della sicurezza delle informazioni.
Come evidenziato nelle settimane presenti anche da Microsoft, i tentativi di spionaggio e di hackeraggio contro le compagnie farmaceutiche sono all’ordine del giorno. Stando al colosso americano, tentativi di acquisizione illecita delle informazioni sul vaccino Covid sono stati effettuati da Russia, Cina e Corea del Nord.
Per questa ragione quasi tutte le nazioni che a breve partiranno con la campagna vaccinale – Italia compresa – hanno già allertato i loro servizi di intelligence. Mai come in questa circostanza, la difesa di informazioni riservate è strategica per il bene comune.