La Cina ha invitato i Paesi di tutto il mondo ad adottare un sistema di monitoraggio tramite codice QR per accertarsi degli spostamenti. L’obiettivo è evitare situazioni inaccettabili poiché in contrasto con le normative previste per impedire la diffusione del Covid-19.
Il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che le nazioni dovrebbero coordinare le loro politiche per facilitare il “buon funzionamento” dell’economia a livello globale. “Dobbiamo armonizzare ulteriormente le politiche e gli standard e stabilire ‘corsie preferenziali’ per facilitare il flusso ordinato del personale”, questo il primo passo da fare secondo il presidente.
La Cina ha proposto un meccanismo per il riconoscimento dei certificati sanitari sulla base dei risultati dei test sotto forma di codici QR accettati a livello internazionale. “Ci auguriamo che altri paesi aderiscano a questa iniziativa”. Xi non è riuscito a rilasciare ulteriori informazioni su come questo meccanismo potrebbe funzionare affinché sia efficiente. Potrebbe essere simile al sistema di codici QR in Cina a forma di semaforo. Quest’ultimi indicano ai cittadini se devono mettersi in quarantena.
Covid-19: la Cina mira a monitorare gli spostamenti con un codice QR
Sebbene la Cina sia riuscita a controllare la diffusione del virus all’interno dei suoi confini in modo più efficace rispetto alla maggior parte delle altre grandi nazioni, il suo uso della tecnologia per monitorare la popolazione ha fatto temere un’escalation della sorveglianza in un paese in cui i cittadini sono già altamente monitorati. Secondo un’analisi del New York Times, il sistema di codici QR cinese, che memorizza i dati sanitari e di viaggio, sembra condividere le informazioni con la polizia.
La città di Hangzhou, nel frattempo, ha già dichiarato di voler realizzare una versione permanente del software per i suoi cittadini. Kenneth Roth, capo del gruppo per i diritti umani Human Rights Watch, ha avvertito che un tale sistema potrebbe agire come un “cavallo di Troia” aumentando in ultima analisi la sorveglianza anche all’estero. “Attenzione alla proposta del governo cinese di un sistema globale di codici QR”, ha twittato domenica Roth. “Un focus iniziale sulla salute potrebbe facilmente diventare un cavallo di Troia per un più ampio monitoraggio ed esclusione. Molto simile ai pericoli associati al sistema di credito sociale cinese”.