Le accuse mosse dalla Procura nei confronti di tre uomini bresciani sono queste: diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. I tre uomini avrebbero diffuso un video “hot” girato anni fa da una ex fidanzata, e ora rischiano da uno a sei anni di carcere e fino a 15mila euro di multa (a tanto ammontano le sanzioni, penali e amministrative, contenute nella recente legge sul “revenge porn”).
Lo scrive il Giornale di Brescia: una spiacevole vicenda che continua a ripetersi. Il video, intimo e segreto, comincia a circolare circa un anno fa, nell’autunno del 2019, nelle chat di whatsapp. Facendo il giro di smartphone in smartphone, finisce anche sul cellulare della giovane donna che si ritrova spiacevolmente coinvolta in quel video.
La ragazza, ovviamente in uno stato di shock, riuscirà comunque a presentarsi dai carabinieri e a sporgere la ovvia e necessaria denuncia. In tempi rapidi, in poche settimane, i militari riusciranno a risalire alla cima della “catena” di diffusione (illecita) del video privato. L’ex fidanzato della donna e due suoi amici sarebbero al vertice dell’accaduto: ora sono tutti e tre indagati e rischiano fino a 6 anni di carcere.
Si è verificato l’ennesimo caso simile, purtroppo, in Italia e non solo, a pochi giorni dalla notizia dell’insegnante del Torinese, finita nella stessa trappola, pagandone addirittura le conseguenze dal punto di vista professionale. Stavolta invece, alle porte della città – in un Comune di confine – la giustizia sembra aver preso la giusta strada, e sta facendo il suo corso.