Honor e Huawei, a partire dal 17 novembre scorso, sono due società distinte. Il 2021 sembra che sarà un anno molto difficile per la prima, essendo che fino ad ora è stata legata a Huawei e che dovrà per forza di cosa affrontare un mercato smartphone sempre più competitivo insieme alla nuova proprietà entrante. TrendForce pare che abbia provato a fare alcune previsioni sul futuro di Honor e di Huawei, e in entrambi i casi secondo loro, sono due percorsi molto complicati. Il primo problema che affligge Honor è quello che deve costruire una filiera produttiva che sia all’altezza: le difficoltà che potrebbe incontrare sul suo percorso potrebbero protrarsi per la durata di tutto il 2021.
Per quanto riguarda Huawei, invece, c’è la questione che riguarda le sanzioni statunitensi. Dopo aver “dichiarato” indipendenza totale, Honor non sarà più soggetta ad essa, quindi ci dobbiamo aspettare per forza di cose qualche importante segnale. Questo soprattutto alla luce del cambiamento di presidenza che c’è stato negli Stati Uniti da Trump a Biden.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare le misure restrittive che hanno praticamente bloccato la produzione di chip HiSilicon Kirin, i quali sono sempre molto utilizzati per quanto concerne gli smartphone Honor. Il marchio, quindi, dovrà avere la capacità di attrezzarsi anche per quanto concerne le forniture di SoC. Inoltre, i costi potrebbero essere molto più alti rispetto a quando stava con Huawei.
Entra così in gioco un punto di vista fondamentale per Honor: le reali risorse che ha a disposizione. Sino a quando era sotto l’ala protettiva di Huawei, il marchio aveva potuto considerare le sue risorse condivise, ma ora dovrà cavarsela da sola. Sicuramente, chi potrebbe trarre vantaggio dalla situazione di Honor e Huawei sono gli altri marchi cinesi, come Xiaomi, Oppo e Vivo, i quali potrebbero spingere ancora di più la produzione.