Non è ormai più un mistero che le persone si sentono minacciate dal web e da tutto ciò che lo contorna. Tutte le applicazioni che giorno per giorno gli utenti medi utilizzano sono infatti luogo dove si possono incontrare problematiche di vario genere. Le truffe ad esempio sono ormai all’ordine del giorno e questo potrebbe portare prima o poi tutti a stancarsi.
Le ultime settimane sono state abbastanza concitate nel mondo WhatsApp, visto che è una nuova tecnica sarebbe in grado di rubare i profili altrui. Il tutto è stato talmente eclatante da sollevare critiche importanti verso la piattaforma di messaggistica, con la polizia di Stato che ha scelto di esprimersi in merito. Il tutto avverrebbe nel momento in cui gli utenti decidono di collegarsi a WhatsApp Web, piattaforma da desktop dell’applicazione. In questo caso è richiesto un codice di verifica per il collegamento, il quale in alcuni casi sembra che sia stato intercettato dai truffatori. Bisogna dunque pure tanta attenzione soprattutto in questi casi.
WhatsApp e i profili rubati: il comunicato ufficiale della polizia di Stato
“Per attivare l’App di messaggistica Whatsapp sul proprio smartphone – si legge sul profilo Facebook del Commissariato di PS Online – è necessario inserire uncodice che viene inviato tramite SMS sul dispositivo. Tramite questa procedura i cybercriminali riescono a far recapitare alla vittima un SMS nel quale viene chiesto l’invio di tale codice facendo apparire come mittente il numero di telefono di un contatto presente in rubrica.
L’invio del codice permette agli stessi di poter attivare un nuovo Whatsapp su un dispositivo diverso ma riferito al numero telefonico della vittima prescelta che, di fatto, ne perde la “proprietà”.”