Agli occhi dei tre uomini bresciani risultava essere un banale scherzo, ma ciò che è accaduto ad una povera ragazza (ex fidanzata di uno dei tre) si è trasformato in un vero e proprio atto di cattiveria. La diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, nel 2020 prende il nome di Revenge Porn (vendetta porno) ed è motivo di accusa mossa dalla Procura. Gli uomini precedentemente citati si sarebbero serviti di video hot realizzati da una povera ragazza e ora rischiano da uno a sei anni di carcere e fino a 15mila euro di multa (costo delle sanzioni, penali e amministrative, contenute nella recente legge sul “revenge porn”).
A parlarne troviamo il Giornale di Brescia: il video messo in circolazione da uno dei tre uomini su Whatsapp un anno fa, nell’autunno del 2019, sarebbe giunto agli occhi della vittima in questione.
Nonostante lo stato di shock della donna, questa fu in grado comunque di presentarsi dai carabinieri e a sporgere denuncia. Così, nel giro di poche settimane, i militari riuscirono a scovare il fautore di tale reato posto alla cima della “catena” di diffusione del video privato su Whatsapp. Gli indagati a rischiare 6 anni di carcere sarebbero infatti l’ex fidanzato della donna e due suoi amici.
Incredibile come, nel ventunesimo secolo sia ancora possibile assistere a situazioni tanto spiacevoli e fuori dall’immaginario. L’ennesimo caso si è manifestato pochi giorni fa quando un’insegnante del Torinese, finita nella stessa trappola, si è vista persino costretta a pagare ingiustamente le conseguenze dal punto di vista professionale. Per fortuna in questo caso la giustizia sta facendo il giusto corso.