Entro il 2023 l’Abruzzo avrà, infatti, la disponibilità della rete per i servizi avanzati 5G. Ciò avverrà in sei importanti ambiti territoriali: valorizzazione dei beni culturali, sanità elettronica, mobilità evoluta, sicurezza urbana, agricoltura di precisione, infrastrutture e monitoraggio strutturale edifici.
“Il 5G è un modo diverso di pensare il ruolo della tecnologia a favore della collettività, per attivare servizi e applicazioni al servizio della cittadinanza, della pubbliche amministrazioni e dei sistemi socio economici locali. In ambito sanitario il 5G consente la realizzazione di applicazioni collegate alla raccolta di dati dalle abitazioni, teleconsulto, interventi immediati in situazioni critiche. La telemedicina è già esistente, ma gli attuali standard non garantiscono la qualità del servizio adeguato alle esigenze cliniche
“.Sono queste le parole di Fabio Graziosi, docente del Dipartimento di Ingegneria, Scienze dell’Informazione e Matematica dell’Università dell’Aquila e uno dei responsabile del progetto 5G. L’Aquila, è ormai un esempio concreto di ricostruzione in sicurezza e di gestione delle emergenze naturali. Potrebbe davvero diventare il fulcro delle nuove tecnologie internet per l’applicazione in ambiti sociali di rilevanza strategica per la vita e per la gestione virtuosa di beni pubblici.