L’intento della nota agenzia spaziale è inviare il prossimo uomo e la prima donna sulla Luna come parte del programma Artemis, nato 50 anni fa con le missioni Apollo. Tra le strutture principali della NASA, al momento 18 sono chiuse a causa del Covid-19. Questo ha causato i ritardi nello sviluppo dello Space Launch System e della sonda Orion. Inoltre, i test delle fasi di lancio sono in ritardo e lo sviluppo dell’hardware per la missione è stato temporaneamente sospeso.
La NASA non sta ancora rilasciando vere e proprie dichiarazioni sulla nuova data. Tuttavia, il lancio è già stato spostato di qualche mese rispetto a quanto precedentemente pianificato. L’agenzia necessita di 3 miliardi di dollari per proseguire. Il governo ha fornito meno della metà dell’importo richiesto per la ricerca e lo sviluppo di tutti gli strumenti necessari. Questo ritardo complicherà ancor di più la situazione già in bilico di per sé.
Per continuare le missioni spaziali senza alcun intoppo o ulteriore ritardo, il governo deve fornire “una leadership forte, coerente e sostenuta” per quanto riguarda il programma, nonché finanziamenti adeguati. La Nasa dovrebbe anche determinare i veri costi a lungo termine, oltre a stabilire “programmi realistici” e aumentare le partnership internazionali sia con altri governi che con entità private. L’acqua sulla luna, ad esempio, potrebbe essere parte di una missione sostenibile per costruire una stazione spaziale che potrebbe diventare un punto di partenza per le missioni su Marte. Andare sulla Luna è più che una semplice missione spaziale al momento. Queste missioni potrebbero portare a ricerche rivoluzionarie.