Un recente studio, condotto in laboratorio, dimostra come il grafene, grazie anche all’ausilio di un laser possa fungere da raggio traente per i fulmini. Per osservare questa peculiare caratteristica del grafene gli scienziati hanno prima riprodotto le condizioni per la formazione di un temporale che potesse scatenare dei fulmini; per riuscirci hanno sfruttato due piastre elettrizzate tra cui pausava un sottile strato d’aria.
Per riuscire a controllare il percorso del fulmine
che, lo ricordiamo, si muove in maniera caotica seguendo le masse di gas ionizzato, si è sfruttato un fasci di particelle di grafene. In questo modo all’energia elettrica viene fornita una sorta di autostrada su cui correre liberamente e, di conseguenza, ne si può stabilire il percorso.Anche se si tratta di un esperimento effettuato in laboratorio apre la strada a tante possibilità che potrebbero aumentare la sicurezza delle nostre città durante i temporali. Stando a quanto evidenziato infatti il laser potrebbe ionizzare qualsiasi materiale anche l’aria. Così facendo si potrebbero direzionare i fulmini a proprio piacimento. Questo laser inoltre potrebbe avere numerose altre applicazioni come ad esempio la rimozione di tessuti cancerosi rendo un operazione di per se complessa molto più precisa e sicura.