Questo 2020 ci ha riservato molte sorprese sul fronte tecnologico e soprattutto del gaming. Sono uscite le console di nuova generazione di Microsoft e Sony, ma soprattutto Nvidia e AMD hanno presentato le loro nuove proposte di GPU per il mercato dei gamer più appassionati. Un mercato che ne è uscito rivoluzionato, grazie ad un salto generazionale che probabilmente sarà ricordato come il più grande mai fatto fino ad ora.
Dopo la presentazione delle tre schede di fascia alta, la RTX 3090, la RTX 3080 e la RTX 3070, non vedevamo l’ora di vedere svelata la nuovissima serie **60, che andrà a sostituire la RTX 2060 Super. Ed ecco che Nvidia ha tirato fuori dal cilindro magico la RTX 3060ti, una scheda grafica pazzesca che vi permetterà di togliervi ogni soddisfazione possibile nell’ambito del gaming in FHD, anche a livelli competitivi. Ma oso di più: la RTX 3060ti può essere considerata tranquillamente la regina del gaming in FullHD, con delle prestazioni incredibili rispetto alla generazione precedente. Ma scopriamone di più nella recensione approfondita.
Sarò sincero: il design delle Founders Edition non mi è mai piaciuto molto, ho sempre preferito acquistare le versioni custom per una questione estetica, più che prestazionale. Ma con questa serie 3000 cambia tutto. Il design rivoluzionato e la cura per la scelta dei materiali e del processo costruttivo è veramente incredibile, a partire dalla 3080, con il suo design innovativo con le ventole alternate, per passare alla 3070, da cui questa GPU eredita in tutto e per tutto il design. Le due schede sono praticamente identiche, perfino nelle dimensioni. Una scheda così compatta con una potenza di questo tipo è veramente impressionante, ma ciò che più colpisce è la sua solidità.
Materiali pregiati, rifiniture perfette, con un design pulito che piacerà ai fan del minimal. Sul lato superiore troviamo una piastra zigrinata con il nome della scheda, ma soprattutto la griglia che permette il passaggio dell’aria dalla ventola al dissipatore, fino all’altro lato della scheda. Una soluzione che come abbiamo visto funziona egregiamente, al contrario di quello che in tanti pensavano. Ma affronteremo la questione più avanti nell’apposita sezione. Per quanto riguarda il lato inferiore troviamo un design a doppia ventola, anche in questo caso abbastanza minimal. Bellissima a mio avviso questa 3060ti (anche se è una questione di gusti), ma soprattutto ottimo il feeling quando si tiene in mano.
1kg di peso per una scheda a due slot che non darà problemi nemmeno in configurazioni estremamente compatte. Sono quattro le entrate posteriori, 1 HDMI e 3 Display Port, perfette per un ipotetico collegamento triplo monitor e visore vr, senza dove staccare ogni volta i cavi per allacciarne altri, o addirittura usare degli adattatori.
Molto interessanti le chiacchiere sul design, ma scommetto che in molti sono passati direttamente a questa sezione. Il lato più importante di una scheda grafica sono proprio le prestazioni, e in questa RTX 3060ti ne troviamo veramente in abbondanza. Se siete alla ricerca di una scheda completa che possa farvi divertire con il vostro schermo in Full HD siete proprio nel posto giusto. Ma non solo questo, le tecnologie che la 3060ti porta sul vostro pc sono veramente moltissime, tra cui ad esempio Nvidia Reflex e Nvidia Broadcast, per quelli che la usano anche per lavoro. Sono 8 i gigabyte di memoria dedicata GDDR6 equipaggiati su questa 3060Ti, così come sulla sorella maggiore. Sicuramente è vero che il mercato si sta dirigendo verso giochi e applicativi sempre più esigenti da questo punto di vista, ma certamente, almeno per il momento, si possono contare sulle dita di una mano i giochi che potrebbero mettere in difficolta questa GPU, e sicuramente non nell’ambito del Full HD, ma più sul versante del 2K e 4K.
Il Ray Tracing è una nuova tecnologia, introdotta da Nvidia con le RTX di prima generazione, che ha portato il livello della grafica che conosciamo alcuni step più in alto. La necessità di progettare schede molto più performanti è dovuta proprio al fattore ray tracing, estremamente avido di risorse e, sebbene le schede di prima generazione potessero supportarlo, solo con questa nuova generazione i giocatori possono effettivamente apprezzarlo.
La generazione Ampere, grazie all’introduzione di una nuova tecnologia DLSS 2.0, è riuscita a raddoppiare le prestazioni in rtx, migliorando anche la qualità dell’immagine, e arrivando addirittura a farla sembrare migliore dell’originale. La RTX 3060 Ti ha 4864 CUDA cores—più del doppio della RTX 2060 SUPER e riesce a garantire 16.2 TFLOPs di shader performance più degli RT Cores dedicati con l’equivalente di 31.6 TFLOPs di performance, per un totale di 47.8 TFLOPs effettivi durante l’utilizzo del Ray Tracing.
Insomma, grazie al DLSS 2.0 potrete giocare ai vostri titoli preferiti ad impostazioni Ultra e ray tracing attivo senza alcun problema; perfino in 2k, giocando a Ultra, molti giochi riescono a garantire almeno 60 FPS di prestazioni.
Sono moltissimi i benchmark che abbiamo effettuato per testare questa scheda, e in ogni caso abbiamo avuto conferme assolutamente positive a riguardo. Le prestazioni si sono confermate ottime, in linea e spesso superiori ad una RTX 2080 Super, e di poco inferiori alla RTX 3070 e RTX 2080ti. Certamente la scheda non riesce in alcun caso a raggiungere la sorella maggiore, ma la differenza non è così marcata
come ci si poteva aspettare. In ogni caso i risultati di questi benchmark sono indicativi, e in applicativi reali come giochi o programmi le prestazioni potrebbe assolutamente variare. Ecco alcune slide per verificare le prestazioni di questa 3060ti, testata in questo caso con 16gb di ram a 3600MHz e un processore che è diventato ormai un classico grazie al suo prezzo e alla sua diffusione, il Ryzen 5 3600x. Le prestazioni che vedrete in questi grafici consentono di mettere alla prova la GPU in un contesto reale e in una build estremamente diffusa in questo segmento di mercato.
Nei principali giochi con ray tracing disponibili sul mercato la RTX 3060Ti si è rivelata in tutta la sua potenza, in un campo, quello del Full HD, che per prezzo e prestazioni non ha rivali. Ma parliamo prima dei giochi lisci, senza ray tracing: i 144 fps sono praticamente assicurati ad impostazioni grafiche alte/molto alte/ultra. In questo modo potrete sfruttare appieno il refresh del vostro monitor senza preoccuparvi di abbassare molti valori relativi alla grafica. Ma è nel ray tracing che Nvidia ha fatto il miracolo, grazie appunto al DLSS 2.0. Un metodo di antialiasing che nella sua prima generazione comportava delle piccolissime perdite grafiche, quasi invisibili ad occhio nudo, ma che nella seconda generazione ha rivoluzionato il mercato. A fronte di prestazioni decisamente migliorate in termini di fps, la qualità grafica sembra mantenersi la stessa, e anzi in alcuni casi sembra migliorare rispetto all’originale. Un guadagno che si attesta in decine e decine di fps, un valore che varia da titolo a titolo e che potrete confrontare nei grafici che seguiranno a breve.
Sicuramente la RTX 3060Ti non è una scheda per il 2k competitivo, ma se non avete bisogno di prestazioni top (che avreste con una RTX 3070) i 60 fps vengono superati in moltissimi casi, anche con ray tracing attivo. Insomma, una scheda versatile, che funziona alla perfezione nell’ambito full HD e che si comporta molto bene anche in 2k e magari con una configurazione a tre monitor.
La realtà virtuale è da sempre stata rilegata ad un utilizzo estremamente limitato dall’hardware. Per poter usare un visore ad un framerate costante, ma soprattutto ad una qualità adeguata, occorreva possedere una scheda come la 2080 o la 2080 super. Con questa nuova generazione, e con la 3060Ti in particolare, la situazione cambia. Adesso, ad un prezzo estremamente competitivo sarà possibile giocare ad altissimi livelli e soprattutto senza compromessi. Nelle mie prove con giochi abbastanza intensi come Half Life Alix, Doom VFR e Fallout 4 Vr, ho potuto mantenere le impostazioni grafiche al massimo e soprattutto, a seconda del gioco, un livello di super sampling compreso tra 1.5 e 2.0 mantenendo costanti gli 80fps richiesti dall’Oculus Rift S. Un risultato a dir poco eccellente, che ad esempio con la vecchia 2060 e 2060 super non era assolutamente possibile raggiungere.
Ottimo perfino il lavoro che Nvidia ha realizzato per mantenere dei consumi ridotti, soprattutto rispetto alle prestazioni. Appena 200W, con picchi in overclock intorno ai 220W, che vi assicureranno una buona resa anche con PSU dal wattaggio ridotto. In ogni caso il mio consiglio è quello di usare alimentatori di almeno 650W, per non stressare troppo il sistema e non portarlo costantemente al limite. Presente un connettore a 12 pin sul lato, per il quale viene fornito un adattatore molto ben realizzato per il collegamento con il classico 8 pin dell’alimentatore.
Sul fronte temperature siamo a livelli decisamente ottimi, soprattutto nell’ambito delle Founders Edition. Nei test, ma soprattutto nei stress test, la scheda ha mantenuto una temperatura stabile e costante intorno ai 70°, grado più grado meno. Neanche con un utilizzo prolungato e in overclock sono riuscito a superare i 75°, merito di un dissipatore enorme e soprattutto del nuovo design caratteristico di questa serie 3000. La griglia che permette il passaggio dell’aria svolge il suo lavoro non solo raffreddando meglio la scheda, ma dando il suo contributo anche all’airflow generale del nostro case.
Ma la vera rivelazione è proprio il prezzo: 429 euro per una scheda dalle prestazioni incredibili, che si avvicinano pericolosamente alla RTX 3070, senza minare però il suo campo di utilizzo. Certamente non ci sono motivi attualmente per preferire la sorella maggiore se il vostro scopo è quello di giocare adesso e per gli anni a venire in Full HD.
Come sempre il problema sarà proprio la disponibilità della scheda. La richiesta è così alta che Nvidia non riuscirà a far fronte alle vendite, lasciando molti a bocca asciutta. Molto verosimilmente il mercato delle gpu comincerà a riaprirsi con l’anno nuovo, con le prime disponibilità effettive e spedizioni a partire da gennaio o febbraio 2021.
Non resta che informarsi e attendere novità a riguardo, e magari mettere da parte qualche risparmio per aggiornare il proprio pc. Finalmente è arrivato il momento per molti, con questo salto generazionale di prestazioni e prezzi, di giocare ai massimi livelli e senza compromessi.