Le banche colpite da questo problema sono molte e molto diverse, non esiste una in particolare in cui rischia di succedere. Oltretutto, quando una cosa del genere capita, la banca in questione non ha nessun tipo di responsabilità
in merito alla faccenda. Ad ogni modo, semmai ricevesse un messaggio di posta elettronica con l’oggetto intitolato Aggiornamento dei dati RGPD, fate molta attenzione. Il testo del messaggio sarebbe il seguente:Durante il 2018 e il 2019, abbiamo lavorato costantemente per aggiornare i nostri processi e la nostra sicurezza in modo da essere conformi al regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD), la nuova legge europea in materia di protezione dei dati che entrerà in vigore il 17 gennaio 2020. In questo contesto, abbiamo aggiornato la nostra informativa sulla privacy per dare maggiori informazioni sul modo in cui trattiamo i tuoi dati personali.
Su questo messaggio, sarà inoltre presente un link che sarete invitati a cliccare. Se lo farete, avrete l’impressione di trovarvi sulla pagina ufficiale dalla vostra banca, ma non è così. Si tratta di una fedele riproduzione, creata dai criminali che intendono effettuare la truffa. Tutto questo serve a convincerli a condividere su questa pagina i vostri dati personali e, se lo farete, a quel punto le vostre password di accesso saranno nelle mani di questi malintenzionati e potrebbero seriamente svuotare il conto. Ricordatevi sempre che nessuna banca, azienda o ente pubblico vi chiederebbe mai di condividere i vostri dati personali attraverso la semplice e-mail di posta elettronica.