Fino al 2016, il canone Rai era un’imposta da versare tranquillamente tramite bollettino postale nelle tabaccherie o in un ufficio postale, come oggi accade per il bollo auto. Sfortunatamente, tuttavia, milioni di consumatori si rifiutavano di versarla, evadendola a tutti gli effetti, per questo motivo lo Stato si è ritrovato costretto ad adottare misure precauzionali, come l’inserimento obbligatorio dello stesso nelle bollette dell’energia elettrica (si pagano 10 rate da 9 euro l’una, circa).
Il popolo italico, si sa, è sempre pronto a cercare l’escamotage perfetto per pagare il meno possibile, e l’ha trovato ancora. Alcuni utenti richiedono il pagamento
dell’energia elettrica tramite bollettino postale non precompilato, di conseguenza quando effettuano il versamento, omettono l’inserimento della rata del canone Rai.
Il fornitore non interromperà la corrente, poiché la sua parte è stata pagata, ma dovrà effettuare una scelta: segnalare il mancato pagamento all’Agenzia delle Entrate o fare finta di nulla e rischiare una multa a sua volta.
Coloro che verranno segnalati, riceveranno una sanzione amministrativa del valore oscillante tra 200 e 600 euro. Se invece andaste ancora oltre, richiedendo l’esenzione per il non possesso di un apparecchio televisivo, ma in realtà l’aveste nell’abitazione, sappiate che rischiereste fino a 2 anni di carcere, poiché verrebbe violato il codice penale, e non solamente il civile.