Il brevetto per un “sistema di elaborazione delle informazioni” tiene traccia di numerosi parametri. Inclusi il numero di persone in una riunione, la temperatura della stanza, l’ora, il numero di volte in cui ogni partecipante parla e altro ancora. Traccia anche “schemi di linguaggio” in grado di rilevare “noia” o “stanchezza”. Ciò verrebbe confrontato con altre attività come “inviare messaggi di testo, controllare la posta elettronica e navigare”.
Questo monitoraggio dei dipendenti sarà possibile tramite smartphone, computer e una serie di altri dispositivi elettronici. In questo modo il sistema potrà utilizzare Wi-Fi e Bluetooth per contare quante persone ci sono in una stanza contemporaneamente. “Poiché i sistemi di pianificazione computerizzati convenzionali mancano di un contesto reale, gli utenti potrebbero non essere consapevoli del fatto che stanno tentando di pianificare riunioni non ottimali, il che potrebbe portare a riunioni che sono improduttive nella migliore delle ipotesi”.
Il brevetto afferma inoltre che mentre “le configurazioni e/o gli approcci qui descritti sono di natura esemplare” perché “sono possibili numerose variazioni”. Tuttavia, non si fa menzione delle pratiche adottate per la protezione della privacy dei dipendenti o di come un tale sistema possa ottenere il consenso dei dipendenti. Microsoft è stata recentemente criticata per aver lanciato una funzionalità che consente ai datori di lavoro di tenere traccia delle attività quotidiane dei lavoratori a livello individuale. Il “punteggio della produttività” tiene traccia del numero di volte in cui i dipendenti inviano e-mail o utilizzano la chat, nonché la quantità di tempo che le persone trascorrono online. Dunque, le critiche sono più che lecite.
“Questo sistema è problematico su molti livelli. Microsoft ha il potere di definire metriche altamente arbitrarie che potenzialmente influenzeranno la vita quotidiana di milioni di dipendenti. E influenzeranno persino il funzionamento delle organizzazioni”. Le leggi dell’UE sulla protezione dei dati indicano che la funzionalità potrebbe essere illegale in molti Paesi. Sebbene queste normative siano più permissive al di fuori dell’Europa, non è chiaro in che modo potrebbero interferire.