Un nuovo corpo celeste accompagnerà il moto eliocentrico del nostro pianeta per i prossimi mesi: si tratta di un asteroide, osservato per la prima volta lo scorso 17 settembre, che è stato ribattezzato 2020 SO e che in questi giorni è entrato in orbita attorno alla Terra.
Il passaggio dell’asteroide nelle nostre vicinanze era previsto per fine novembre, momento in cui sarebbe stato “catturato” dall’atmosfera terrestre a circa 1,5 milioni di km di distanza. Perché è riuscito ad entrare in orbita? Per via dell’attrazione gravitazionale esercitata dal nostro pianeta sul corpo, che ha dimensioni ridotte e che, arrivato ad una minore distanza dalla Terra, ha iniziato a risentire più dell’attrazione del pianeta che di quella del Sole. E’ quindi entrato nella cosiddetta Sfera di Hill, notoriamente definita come la regione entro la quale può esistere un satellite del pianeta.
2020 SO, il piccolo asteroide ci accompagnerà nei prossimi mesi
Non è la prima volta che un piccolo corpo entra in orbita e inizia a percorrere la medesima traiettoria della Terra. La cosa singolare, però, riguarda la sua velocità relativa, che corrisponde a 0,5 km/s: se si pensa a quella lunare, che corrisponde a 1 km/s, non si può fare a meno di considerare che sia una velocità piuttosto bassa.
Di fatto, se si desiderasse, in queste condizioni di moto si potrebbe tentare un approdo sull’asteroide per studiarlo con una sonda, e sarebbe perfino molto agevole arrivarci.
Per via delle sue umilissime dimensioni (si stima un diametro dai 4 ai 12 km) sarà impossibile vederlo ad occhio nudo, ma per gli appassionati ci sarebbe l’opportunità di osservarlo con un telescopio avente un’apertura di almeno 20-25 cm.