La proposta infatti prevede la possibilità di intervenire sui redditi dei super ricchi per diminuire la pressione fiscale che fino ad oggi ha schiacciato inesorabilmente le fasce di popolazione meno abbienti. È un dato di fatto che il ceto medio sia una categoria in via di estinzione, con la disparità sociale che amplia ogni giorno di più le differenze tra i ricchi e i poveri.
La nuova patrimoniale andrebbe ad intervenire sui redditi superiori ai 500’000 euro
applicando un imposta progressiva. Fino ad 1 milione di euro si tratterrebbe lo 0,2%, salendo fino al 2% per i patrimoni al di sopra dei 50 milioni di euro. Con questi numeri i risparmi dei lavoratori non sarebbero minimamente scalfiti dalla nuova tassa.Previste inoltre multe che oscillano tra il 3% e il 15% per chi abbia patrimoni esteri non dichiarati. La nuova proposta inoltre comporterebbe la rimozione dell’IMU escludendo dal calcolo quella che è comunemente definita “prima casa“. In un momento di crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo non si può fare a meno di interventi che tutelino i meno fortunati, anche a costo di aumentare la pressione fiscale su quella fascia di popolazione spesso favorita dalle le politiche economiche degli ultimi 30 anni.