Con l’entrata in vigore dell’ultimo DCPM, gli italiani si trovano a fronteggiare nuovamente una crisi che sembrava ormai risolta. Quella di questa estate, tuttavia, si è rivelata essere una mera illusione, e ad oggi l’ombra del secondo lockdown generale continua ad essere dietro l’angolo.
Grazie ai temponi e ai test sierologici, è possibile portare avanti (nei limiti del possibile) una campagna di prevenzione del contagio. Ma sono questi due gli unici mezzi a nostra disposizione? E se ci fosse un modo per verificare già a casa la presenza di eventuali anomalie?
A quanto pare è possibile, grazie a un apparecchio di natura medica che prende il nome di saturimetro (anche detto pulsossimetro, pulsiossimetro, o ossimetro). Grazie a questo attrezzo è infatti possibile misurare (in modo non invasivo) la saturazione dell’ossigeno contenuto nel sangue arterioso periferico (SpO2).
Covid: il saturimetro lo scopre attraverso l’ossigeno
Poiché il Covid-19 porta sin da subito ad avere una bassa ossigenazione, il saturimetro potrebbe essere un nostro utile alleato. A validarne l’utilità nel campo della prevenzione, ci hanno pensato la Società Italiana di Pneumologia e la Federazione Italiana dei Medici di Famiglia, che consigliano a tutti di possederne uno a casa.
Il mercato ci mette di fronte a una vista scelta di modelli, sia da dito che da polso. Il più venduto, grazie l’ottimo compromesso qualità-prezzo, è il saturimetro della ViATOM. Adatto sia per adulti che per bambini, impiega circa 8 secondi per rilevare i livelli di ossigeno nel sangue. E’ molto semplice da utilizzare, e consente anche di creare uno storico delle ultime dodici misurazioni. E’ dotato di un ampio display, ed è possibile collegarlo al nostro smartphone via Bluetooth semplicemente scaricando un’applicazione (sia per iOS che per Android). La confezione contiene custodia, cinturino, due batterie AAA.