«Vuoi giocare con me?». Ed è qui che ha inizio il terrificante gioco. Il resto viene da sé. Una richiesta di amicizia iniziale su Instagram, Facebook o Tik Tok. La faccia di un uomo che ricorda Pippo, il cartone della Disney. Ma quello che “Jonathan Galindo” (questo il nome del profilo da cui arriva il messaggio) intende non è affatto un gioco. Trattasi invece di un incubo da cui pochi riescono ad uscire. Una gara fatta di step sempre più taglienti, pronti a colpire adolescenti o bambini come nel caso dell’undicenne di Napoli.
La Procura dei minori ha aperto un fascicolo in merito e le forze di polizia hanno sequestrato lo smartphone del bambino e una consolle in grado di collegarsi ad internet e quindi di interagire con altri utenti sparsi nel mondo.
Jonathan Galindo è un fenomeno molto conosciuto in America, arrivato in Europa prima in Spagna
Se effettuata una ricerca, sarà possibile vedere come si sia già diffuso il fenomeno di Jonathan Galindo. La nuova challenge ha lo stesso scopo della vecchia Blue Whale che solo in Russia portò oltre cento vittime. E come se non bastasse, sul web, sono anche cominciati a spuntare video inquietanti di persone mascherate che si aggirano per le case di notte.
Tra le tante prove del gioco vi è quella di incidere con una lama sulla pelle dell’addome le lettere iniziali del proprio nome ma anche il numero del diavolo 666.