Google Assistant è vittima di un bug piuttosto bizzarro e poco lusinghiero. Tirato in ballo anche un altro assistente vocale – Siri.
Gli utenti hanno chiesto a Google Assistant cosa pensa dei ratti. Parlando di semplici roditori pare che sia molto curiosa la risposta del noto assistente vocale. Quest’ultimo, infatti, fa dei riferimenti a Siri. “Ehi Google, ti piacciono i topi?“. La risposta è spesso simile alla seguente: “Sono molto entusiasta che Siri abbia una casa tutta sua“. “Voglio trovarle un grande regalo di inaugurazione per la casa, forse un cucciolo” continua. Non è chiaro il motivo per cui l’Assistente di Google risponde in questo modo.
Google Assistant: bug misterioso, Siri paragonato ad un topo
Il bug è stato condiviso su The Independent dopo che un utente, proprietario di alcuni ratti, apparentemente ha posto la stessa domanda all’altoparlante Amazon Echo per vedere con cosa avrebbe risposto Alexa. Hanno condiviso la risposta in un gruppo Facebook e la notizia è diventata virale.
Molti utenti confermano di aver ricevuto la stessa strana risposta, altri negano sorpresi. Google Assistant e tutti gli altri assistenti vocali convertono un comando vocale in un input di testo, dopodiché da testo in intento e infine in possibili risposte.
Il processo appena descritto è merito di una serie di algoritmi complessi che analizzano il linguaggio naturale che, sebbene sofisticati, possono sbagliare. Ad esempio, nel 2018, l’assistente vocale Siri di Apple pensava che Donald Trump fosse un genitale maschile, a causa di qualcuno che modificava la pagina Wikipedia poiché Siri estraeva informazioni da lì.