E’ oramai assodata una quarta regola fondamentale per cercare di contrastare la diffusione del Covid. Dopo le ricerche, condotte tra gli altri anche dall’Ospedale pediatrico Bambin Gesù, risulta sempre più evidente il ruolo strategico della circolazione dell’aria per evitare il contagio dal virus, particolarmente nei luoghi chiusi.
Gli spazi chiusi sono ovviamente più esposti alla circolazione ed alla diffusione del Covid. Dallo scorso mese di Febbraio, oramai, gli italiani hanno familiarizzato con le tre regole fondamentali contro il virus: lavarsi spesso le mani, mantenere la distanza di almeno un metro ed indossare sempre la mascherina.
In questo contesti, anche il ricambio dell’aria ha grande importanza. Attraverso la circolazione dell’aria, infatti, vi sarà meno diffusione dei famosi droplets e degli aerosol che determinano la diffusione del Covid, in particolar modo nei luoghi chiusi.
In queste settimane i ricercatori hanno sviluppato anche modelli per rafforzare questa tesi. Le simulazioni sono state effettuate in ambienti chiusi strategici della vita quotidiana come uffici, aule scolastiche o anche piccole aree di una casa.
Ebbene, alla presenza di 6 individui, tra cui un positivo Covid, sono emersi tre risultati molto significativi. In assenza delle regole di sicurezza basilari (lavaggio delle mani, distanza e mascherina) dei 5 individui non infetti, ben 4 contratto il virus. Con l’applicazione delle norme basilari, invece, si evidenziano dai 2 ai 3 contagi Covid. Sorprendente, invece, il modello in cui oltre alle tre regole fondamentali si è aggiunta anche la circolazione dell’aria: in questo caso si evidenzia solo 1 contagio.