Vivo con Y20 porta sul mercato uno smartphone economico ma solido e ben realizzato, pensato per essere concreto ed essere offerto ad un prezzo contenuto ad utenti non particolarmente esigenti.
Le dimensioni sono abbastanza generose, 164,4 x 76,3 x 8,4 mm, ed il peso di 192 gr, considerando la fascia di mercato è anche gradevole esteticamente grazie alla cover in policarbonato che imita piuttosto bene un pannello in vetro.
Il frame è anche lui in policarbonato, ma gli assemblaggi sono ben fatti e da proprio una sensazione di solidità e robustezza, anche se tra vetro del display e frame c’è uno scalino un poco fastidioso. Disponibile nelle colorazioni Nebula Blue e Obsidian Black.
Sul lato destro è presente il tasto on/off con sensore biometrico per lo sblocco che funziona molto bene ed il bilanciare del volume, il lato sinistro è occupato da carrellino per la doppia SIM + MicroSd, sotto troviamo il microfono prinicpale, il jack da 3.5 mm, lo speaker (audio solo mono, potente ma non di grande qualità) e la Micro USB.
L’assenza di una Type-C nel 2020 è abbastanza grave, ma bisogna considerare che l’utenza a cui si rivolge questo smartphone potrebbe essere più comoda ad utilizzare il vecchio formato.
In confezione è incluso un caricatore da 18W, il cavo MicroUSB e delle cuffiette con jack, fortunatamente non in-ear.
Il display è un IPS LCD da 6.51 pollici in formato 20:9, risoluzione HD+ (720×1600) 270 pp e 60 Hz, con pellicola protettiva preinstallata.
Si tratta di un pannello economico ma onesto, i neri non sono assoluti, i colori un pochino spenti e non molto ben calibrati, adeguato alla fascia di prezzo ma la risoluzione massima è un pochino bassa per gli standard odierni.
SoC Qualcomm Snapdragon 460 (4 Kyro 240 Gold ARM Cortex-A53 + 4 Kyro 240 Silver) con GPU Adreno 610 limitata a 600 Mhz, processore di fascia bassa, affiancato da 4 GB di Ram e 128 GB di memoria di archiviazione. Il device è un pochino gommoso e ci sono un po’ di lag, assolutamente sconsigliato per il gaming, ma per un utente che fa un utilizzo basico permette di fare tutto senza grandi difficoltà.
Assenti il 5G ed NFC
ma è abbiamo la connettività dual LTE (Download 390 Mbps, Upload 150 Mbps) ma che non aggrega le bande 4G, Bluetooth 5.0, GPS e WiFi dual band.La batteria da 5.000 mAh offre tantissima autonomia, si può arrivare facilmente a due giorni senza ricaricare il device.
A bordo è installata la FuntouchOS 11 di Vivo, basata su Android 10, personalizzazione piacevole in quanto priva di bloatware e pubblicità.
É praticamente Android stock ed è sicuramente un valore aggiunto in questa fascia di prezzo dove di solito troviamo ROM molto orientaleggianti e piene di App inutili: qui è preinstallata solamente iManager, buona app per pulire e ottimizzare il sistema.
Nel menu “Effetti dinamici” è possibile personalizzare tutta una serie di animazioni, nei settaggi del display possiamo sceglie se avere un punto di bianco più caldo o freddo.
Nei menu audio è possibile personalizzare la riproduzione in cuffia col jack da 3.5 mm in base a varie fasce di età, non so quanto possa essere effettivamente utile ma almeno è qualcosa di diverso dal solito.
Il gruppo fotocamere ha un design moderno, che fa pensare ad un comparto di qualità superiore, purtroppo è solo una illusione del design in quanto il sensore principale è un semplice 13 MP apertura f/2.2, seguito da due moduli da 2MP dedicati alle Macro e alla profondità per il Bokeh che si limitano a fare numero. Gli scatti sono di bassa qualità e offrono risultati soddisfacenti solo in condizioni di luce ottimali e i colori non sono molto fedeli. Con poca luce e di notte meglio lasciare lo smartphone in tasca.
Anteriormente è presente una camera da 8MP ed è possibile registrare video fino a 1080p, naturalmente non stabilizzati.
Si tratta di uno smartphone economico offerto a meno di 200 euro, sicuramente una fascia di mercato agguerrita ma dove questo Y20s potrebbe difendersi grazie all’interfaccia praticamente stock e ad una costruzione molto solida e un look gradevole. Ottima l’autonomia e le prestazioni sono accettabili per un utente poco pretenzioso. Peccato per le camere sottotono e l’ormai obsoleta porta MicroUSB.